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Ep. 10 - Gli strumenti di produttività che usiamo per Finanzami

Ep. 10 - Gli strumenti di produttività che usiamo per Finanzami

Ciao a tutti ragazzi, bentornati in questo episodio di Finanzami. Io sono Davide e oggi parliamo di una cosa interessante a mio avviso, ossia la tecnologia che noi utilizziamo per rendere Finanzami una realtà. Come sapete, Finanzami è sia un podcast sia un blog, anche se il blog é più che altro di accompagnamento.

Per prima cosa parliamo dello strumento di produttività utilizziamo, quello che adoperiamo per pianificare tutte le nostre uscite, sia che siano per il podcast, sia che siano per il blog. Lo strumento in questione è monday.com, uno strumento di task management (quindi tendenzialmente una lista) in cui noi andiamo a inserire informazioni relative agli episodi. In Monday inseriamo gli episodi da preparare, quelli pronti per la pubblicazione, i podcast già pianificati, le attività completate e ovviamente la pipeline. Ovviamente la pipeline è un qualcosa che si evolve in maniera costante, quandunque ci venisse una nuova idea o volessimo esplorare qualcosa di nuovo, noi prendiamo e buttiamo tutto in pipeline. Da lì poi portiamo gli argomenti che vogliamo preparare per i prossimi podcast all’interno della sezione degli episodi da preparare e infine scateniamo tutti gli aggiornamenti del caso. Esiste anche uno status per ognuna di queste attività, in cui noi andiamo a dire se lo l’episodio è in lavorazione, se abbiamo completato un determinato episodio, se c’è un qualche problema, se siamo bloccati, oppure se semplicemente abbiamo schedulato la nostra pubblicazione, soprattutto per quanto riguarda i podcast, che noi rilasciamo in maniera automatica. Abbiamo poi una metrica interessante che ci serve per valutare quello che è il tempo che noi impieghiamo per sviluppare un determinato episodio, il che ci serve per andare a misurare, a tracciare e a monitorare le performance. In questa maniera riusciamo a misurare quelli che sono gli avanzamenti a livello nostro di efficienza e anche quelli che sono i miglioramenti che ci porta l’adozione di una nuova tecnologia o di un nuovo strumento. Per ognuna di queste attività abbiamo anche lo status di interesse, non soltanto lo stato di avanzamento, un interesse che noi misuriamo in alto, medio basso. Tendenzialmente è uno strumento che noi usiamo internamente per prioritizzare il rilascio di un episodio piuttosto che un altro.

Trattandosi però di un podcast, neanche a dirlo, noi utilizziamo un’applicazione che si chiamava Anchor e che adesso è rinominata in Spotify for Podcasters. Uno strumento gratuito messo a disposizione direttamente da Spotify sotto forma di APP o sotto forma di portale web e che noi utilizziamo per andare a registrare direttamente i nostri podcast. Nel mio caso utilizzo l’applicazione collegata ad un microfono Lavalier (il classico microfonino che vedete anche in televisione) che si inserisce all’interno del cellulare e che mi consente di far partire la registrazione con una qualità del suono superiore rispetto magari alla capsula del telefono stesso o del computer. Fatto ciò, abbiamo le tracce audio che miglioriamo a livello qualitativo utilizzando uno strumento custom che abbiamo sviluppato per eliminare i rumori di fondo, per equalizzare la traccia, per normalizzare l’audio delle voci qualora ci fossero più persone che parlano all’interno della stessa traccia audio, per rimuovere le tracce dell’eco (io registro questo podcast all’interno di una stanza che ovviamente non è insonorizzata, non è una stanza professionale e pertanto questa tecnologia ci aiuta a filtrare, eliminare tutti i rumori che potrebbero disturbare all’interno della registrazione) e infine tramite sempre questo strumento, noi andiamo a migliorare la chiarezza della voce. Come lo facciamo? Lo facciamo tramite una serie di strumenti che abbiamo sviluppato e che ci consentono appunto di eseguire un applicativo chiamato FFMPEG, uno strumento open source che noi utilizziamo per applicare una serie di filtri al nostro audio per migliorare la traccia. Traccia che poi andiamo a ricaricare su Spotify for Podcasters. Infine, una volta aggiunta una intro e una outro, andiamo a programmare il rilascio dell’episodio.

Altro strumento fondamentale è quello strumento custom che vi ho già citato, il quale si occupa di migliorare la qualità dell’audio, ma in realtà sono due le cose che fa. Punto uno, migliora l’audio e secondariamente aziona un servizio, anch’esso custom e anche esso basato sulla tecnologia di Azure (che è il cloud di Microsoft) che però effettua un’azione detta di speech to text. In pratica riceve in input l’audio che io ho realizzato all’interno del mio podcast e me lo trascrive in del testo, tutto nella durata di pochi minuti. Questo strumento custom poi che cosa fa? Va a utilizzare le API, quindi le funzioni messa a disposizione da OpenAI (magari non l’avete già sentita? Si tratta della società che ha creato chat GPT). Noi, utilizzando praticamente l’equivalente di GPT, andiamo a chiedere al servizio di creare un riassunto a partire dalla trascrizione, così che io in un solo colpo e in maniera totalmente automatica possa avere l’audio migliorato che poi uso per realizzare il podcast, e secondariamente ottengo un riassunto da pubblicare sul blog generato totalmente in maniera automatica, senza che io debba fare poi troppo sforzo nello scrivere o nel partire da zero o nel ripetermi sullo stesso argomento. Ovviamente, trattandosi di un sistema di intelligenza artificiale, qualche errore qua e là risulta sempre incluso e pertanto noi andiamo a fare una revisione di quello che viene generato prima di andare a rilasciare il post al fine di cercare di mantenere la qualità elevata.

Parliamo infine del blog, un blog che è stato creato utilizzando un sito statico, un sito che non richiede un server al di dietro per poter essere eseguito e che sfrutta la tecnologia messa a disposizione da Hugo. È un servizio che viene utilizzato per generare siti web statici, siti web appunto che non richiedono un server e quello che abbiamo fatto è stato cercare semplicemente un template che fosse abbastanza interessante e lo abbiamo poi personalizzato. Quindi abbiamo collegato questo sito al Cloud Microsoft quindi, così che ogni volta che noi generiamo un nuovo articolo di blog andiamo poi a pubblicare tutto ciò che è stato creato in maniera automatica all’interno di Internet. Semplicemente con un click, siamo in grado di prendere, copiare ciò che è stato generato dall’intelligenza artificiale con il nostro aggiustamento e poi andare a rilasciare un articolo di blog nel momento in cui vogliamo. Ciò che cerco di fare normalmente è programmare un articolo il sabato e rilasciare il podcast dedicato il mercoledì prima, in modo da comunque garantire una certa continuità. Il blog è molto, molto semplice, per lo più si tratta di testo. Abbiamo anche qualche immagine che noi andiamo a raccogliere tramite un servizio che si chiama Pexels, che è una piattaforma online che distribuisce immagini di DRM free. Questo vuol dire che non ci sono diritti d’autore da dover pagare e noi non abbiamo nessuna commissione o nessuna necessità di citare l’autore all’interno della nostra pubblicazione.

Questo è quanto quindi, un riassunto della nostra esperienza. Volevamo condividerla con voi per essere più trasparenti possibile e anche per condividere e diffondere alcune best practice che abbiamo scoperto o inventato. Noi ci sentiamo al prossimo episodio, io vi ringrazio e ciao a tutti!

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