Investimenti

Perchè investire?

Perchè investire?

Ci sono una marea di articoli su Internet in cui si parla di investimenti, di azioni, di cryptovalute e quant’altro ma non sono riuscito a trovare qualcosa di ben strutturato che spieghi il perchè sia importante investire e dunque ho deciso di crearlo da me. Partiamo dalle basi: che cosa significa investire? 🤔

Bene o male investire significa allocare del capitale per far sì che esso cresca o rimanga piuttosto costante (già, sembra strano ma è una validissima alternativa). Ci sono diversi modi per investire e il più noto è probabilmente l’investimento sul mercato azionario, con il quale si comprano delle quote di partecipazione in una società. Vedremo però nel corso degli articoli su Finanzami che esistono parecchie alternative e cercheremo di entrare nel dettaglio di ognuna di esse.

Quindi, abbiamo capito cosa significhi investire ma all’atto pratico, perchè lo dovrei fare? Come anticipavo poco fa le alternative sono 2:

  • per accrescere il capitale
  • per mantenere il capitale costante nel tempo

Accrescere il capitale

Probabilmente non serve nemmeno spiegare cosa comporti questa opzione ma voglio comunque entrare nel merito di cosa possiamo aspettarci. Vuoi diventare ricco con gli investimenti? Mmm…la probabilità che questo accada è veramente bassissima perchè dovresti correre rischi tali che il tuo capitale verrebbe dilapidato, con tutta probabilità, prima ancora di arrivare a un decimo del tuo obiettivo.

Ciò che invece è realistico aspettarsi è un ritorno sull’investimento nell’intervallo 7-10% di media annuo, sempre che gli asset su cui si investe non vadano in negativo e non generino delle perdite. I riferimenti che ho appena citato si riferisco ai ritorni storici dell’S&P 500, un indice americano che misura la crescita economica delle maggiori 500 aziende presenti sul suolo USA. Di norma investire in questo indice è considerato uno degli investimenti più “sicuri” ma l’S&P 500 è anche comunemente utilizzato come benchmark per valutare un investimento.

Il criterio è semplice: un asset ha fatto meglio o peggio del mercato? Nel caso in cui il nostro investimento dovesse fare meglio, ottimo!, stiamo guadagnando di più. In caso contrario avremo avuto una performance inferiore a quella generale del mercato. Vien da sè che non ci sia un limite a quanto un asset possa salire di prezzo nel tempo e in alcuni casi (vedi cryptovalute o alcune meme stock) si sono toccate percentuali bulgare a tripla o quadrupla cifra, che significa duplicare o anche decuplicare l’investimento iniziale.

C’è però un “ma” che è necessario introdurre e riguarda la componente di rischio. Come anticipato nell’introduzione, nessun investimento è privo di rischio e questo significa che il capitale allocato può salire così come scendere, causando delle perdite. E' proprio in quest’ottica che subentra il fattore rischio e di norma vale la regola che più il richio è alto, più alti saranno i ritorni attesi, più è basso, minori saranno i nostri rendimenti. Per ottenere 10x, quindi, dovremo correre un rischio di perdere tutto di gran lunga superiore a quello che correremmo ricercando un 5%, ad esempio. Hai presente quel tipo che hai visto su YouTube che ha fatto 1000000x? Ecco, con tutta probabilità è un fake oppure è parte dello 0.01% di quelli che in quell’operazione non hanno perso tutti i soldi.

Mantenere il capitale costante

Il secondo motivo per investire può non essere così intuitivo e proverò a spiegarlo con una domanda: sai di quanto è sceso l’S&P 500 in questo inizio 2022? Di quasi il 5%! Su portafogli di grandi dimensioni è senza dubbio qualcosa di non trascurabile ed è il gancio perfetto per portarci ad una considerazione: il rischio che siamo disposti a tollerare non è costante nel tempo. Già, se si hanno 20 anni e si investe in un’ottica di lungo periodo non c’è da preoccuparsi per le fluttuazioni del mercato, tanto nell’arco di altri 20 anni non si è mai verificato nella storia della borsa che ci fossero delle perdite su un arco temporale così lungo.

Cosa succede se invece si è prossimi alla pensione e si vuole comprare una casa in riva al mare in Portogallo? Si possono aspettare degli anni prima che il mercato recuperi? Direi di no, ed è per questo che le azioni o gli indici globali non rappresentano l’unico tipo di investimento. Ci sono infatti bond e obbligazioni che offrono da un lato rendimenti inferiori (<2%) e dall’altro lato garantisco anche fluttuazioni pressochè nulle, consentendo di non perdere capitale.

Ancora una volta torniamo al concetto di rischio. Bassa resa, basso rischio. Semplice. Per chi adotta questa seconda strategia di investimento l’importante è riuscire a combattere l’inflazione per non vedere il proprio capitale eroso, al contempo non importano percentuali di ritorno elevate se l’obiettivo è quello della stabilità finanziaria.

Sfatiamo un mito

Nello scrivere questo articolo non posso non soffermarmi su un mito che circola per la rete. Lo avrai sicuramente sentito e recita: non investire più di quanto non sei disposto a perdere 🤦‍♂️

Non ho idea di chi abbia inventato questa cosa ma c’è del disagio potente che traspare da questa affermazione, che senza dubbio si riferisce ad investimenti ad altissimo rischio in cui perdere tutto è più facile che guadagnare 1 centesimo.

Sfatiamo dunque questo mito! Chi investe, me compreso, non ha alcuna intenzione di perdere capitale e men che meno è disposto a perderlo tutto. Si investe tendenzialmente per guadagnare e solo un pazzo sarebbe disposto a farlo mettendo sul piatto i prorpi averi per inseguire un sogno o più facilmente una truffa. Ogni volta che si investe bisogna farlo con la testa e bisogna approfondire bene in cosa si stanno allocando i propri soldi.

Un portafoglio può essere tranquillamente composto da quelle che io chiamo “scommesse”, ossia da investimenti ad alto rischio che si spera portino rendimenti molto elevati, ma è buona norma che questi non superino il 5-10% massimo del prorpio portafoglio di investimento in modo da mantenere un bilanciamento. La regola numero uno quando si investe è semplice. non perdere soldi.